GENERAZIONE SETTANTA di Miguel Gotor



 Questo è uno dei libri in cui mi sono imbattuta durante le mie incursioni in libreria senza un obiettivo preciso, ma semplicemente per ricaricarmi "sniffando" odore di carta nuova e per vedere se qualche libro interessante si sarebbe messo sulla mia strada.

"Generazione settanta" è un libro che parla della nostra storia recente, appunto quella degli anni '70 e '80 in Italia, di una società in ebollizione, soprattutto tra gli studenti e gli operai.

Sono stati anni turbolenti, di lotta politica e di bombe piazzate qua e là, di gambizzazioni e omicidi.

Anche prendere il treno era diventato ansiogeno, perché le stazioni e i treni erano obiettivi dei terroristi.

L'autore ci parla degli attori di quel periodo e ce ne racconta la storia e l'evoluzione ideologica, racconta delle ingerenze e influenze più o meno ufficiali di nazioni estere nella vita italiana.

Una lettura che aiuta ad avere una visione più ampia dei fatti e delle motivazioni che hanno mosso i protagonisti di quel ventennio.

Per me è stato molto interessante, perché in quegli anni ero una ragazzina e ho il ricordo netto delle immagini che trasmettevano in tv delle stragi e degli attentati, ma di politica ne capivo poco e non avevo gli strumenti per ragionare su quegli accadimenti.






IL PRIMO CAFFE' DELLA GIORNATA di Toshikazu Kawaguchi

 


Una caffetteria che accomuna tutti i personaggi.

Un libro dal titolo "Cento domande", che con i suoi quesiti costringe gli avventori della caffetteria a guardarsi dentro.

Una sedia occupata da uno strano signore dall'aria un po' retrò.

Un caffè da bere sin che è caldo per non restare intrappolati nel passato o nel futuro.

Un libro che parla di sentimenti, della necessità di fare pace con il passato.

Poche righe per lasciarvi al piacere della lettura.

Le notti bianche



 Un sognatore che passa la sua vita a metà tra sogni e realtà, che di sera e di notte passeggia per i viali di San Pietroburgo.

Una sera s'imbatte in una ragazza che triste se ne stava appoggiata alla balaustra del lungo fiume, le vorrebbe rivolgere la parola, ma è titubante.

Lei poi si allontana e un figuro la segue con cattive intenzioni e a quel punto il nostro protagonista trova il coraggio di rivolgerle la parola e l'accompagna verso casa. 

 A quel primo incontro ne seguiranno altri, sempre di sera e su questi continuerà a sognare tutta la notte, sino a che non riuscirà a dichiararsi.

E' un amore unilaterale e il protagonista ne è consapevole , perché è la stessa amata che gli racconta tutte le sere il suo struggente amore per un altro e contemporaneamente gli narra i suoi più profondi sentimenti e sogni.

La stessa cosa fa il nostro protagonista senza mai, se non alla fine , rivelarle ciò che prova per lei.

Le notti bianche  è un'analisi  dei sentimenti degli stati d'animo che pervadono un animo solitario che non ha una vita sociale, ma che l'anela.

Questo libro bisogna leggerlo tutto d'un fiato per  poterlo amare appieno.

Io sono sempre stata un po' restia a leggere gli autori russi, avevo la convinzione che fossero particolarmente noiosi, ma mi sono ricreduta dopo aver letto "Le notti bianche".



LE COSE CHE CI SALVANO Lorenza Gentile

 


Ciao a tutti, è un sacco di tempo che non pubblico qualcosa, la vita, a volte , è un vortice da cui non si riesce a fuggire!

Ho sentito la presentazione di questo libro alla televisione ed essendo, io, una "reciclina" accanita, ho deciso di acquistarlo.

E' la storia di Gea, una ragazza che era fuggita a Milano a casa della nonna dopo essere stata allevata da genitori survivalisti estremi insieme al fratello.

Da quado era ritornata in città la cosa che desiderava di più era rivedere aperto "Il nuovo mondo" , un piccolo negozio di bric- à - brac che si trovava nelle vicinanze del condominio in cui risiedeva.

La nonna ce l'aveva accompagnata, quando per la pria volta suo padre la portò con sé a Milano.        Gea aveva sette anni e tutto intorno a lei la stupiva.

Il Nuovo Mondo a Gea era sembrato un posto magico e Dorothy, l'anziana proprietaria, le era molto simpatica.

Ma quando tornò, dopo molti anni, lo trovò chiuso e quel che è peggio in vendita; sembrava che il suo destino fosse quello di diventare una sala giochi o un fast food.

Gea si guadagnava da vivere facendo piccole riparazioni nel condominio in cui abitava, tutte cose che le aveva insegnato il padre, e con la sua positività poco alla volta si era conquistata l'amicizia di alcuni condomini, diciamo soprattutto condomine e signore del quartiere con le quali strinse un'alleanza, o meglio una sorellanza, all'inseguimento di un sogno.

"Le cose che salvano" l'ho letto tutto d'un fiato, anche perché per certi aspetti mi ci sono ritrovata molto soprattutto per l'amore delle vecchie cose e delle storie che raccontano.

Paperini


 Nuovi arrivati a casa , questa mattina li abbiamo trovati che gironzolavano per il prato con mamma, papà e zia.



Dolcezza pura!!


I MIEI GIORNI ALLA LIBRERIA MORISAKI di Satoshi Yagisawa




 Perché ho scelto questo libro?

Mi piaceva l'idea di vivere una storia ambientata in una libreria, però una libreria intima, calda, come quella della "libreria del mistero" la serie televisiva.

La copertina mi suggeriva proprio quest'idea d'intimità.

E' la storia di Takako, che dopo una delusione d'amore, va a vivere dallo zio Satoru, che gestisce una piccola libreria e che l'aiuterà a superare lo stato di prostrazione che l'aveva sopraffatta.

E' un libro che parla di sentimenti.

E' scritto così bene che tu stesso, mentre leggi, li vivi intensamente e in un attimo ti trovi all'epilogo.



L'anello di re Salomone di Conrad Lorenz




 Che bello!!!

Ho appena finito di leggere "L'anello di re Salomone" di Conrad Lorenz, che mi ha accompagnato nel regno animale come un nonno che racconta a un bimbo una favola.

Ti spiega come gli animali abbiano un loro linguaggio ben preciso per comunicare tra loro, che sia esso vocale o mimico.

Ti racconta come abbia condotto i suoi studi sia all'università che a casa sua, narrandoti aneddoti e disavventure dei suoi animali e dei loro rapporti con gli umani di casa.

Non credo che sua moglie sia stata molto felice di avere per casa tutti quei pennuti e pelosetti.

E' stata una lettura molto piacevole ed interessante, mi sono ritrovata all'ultima pagina senza rendermene conto!