Come leggere un libro del 1938 e sentirlo terribilmente attuale!
Una lettura che prende e fa riflettere, fa riflettere su dove stiamo andando o meglio dove ci stanno conducendo.
Un libro che parla di politica, economia e progresso (se vogliamo chiamarlo così).
Un racconto che parla di sentimenti e individualità nonostante tutto e tutti, nei personaggi di Bernard Max e di Helmholtz Watson e Jhon il selvaggio figlio di Linda, che si era persa nella Riserva del New Messico dove vivevano i gruppi di persone che non erano assoggettati al nuovo ordine mondiale e che erano visti un po' come degli animali dello zoo.
Un racconto distopico, che parla di una società totalmente programmata, a cominciare dalla nascita in provetta e senza gestante e la programmazione del futuro sin dalla fase embrionale tramite la somministrazione di sostanze nel "liquido amniotico" e per mezzo della ipnopedia.
Di una società che ufficialmente dispensa felicità, facilitando la libera sessualità e distribuendo droghe per sfuggire i momenti di crisi.
Il RITORNO AL MONDO NUOVO è un approfondimento delle tematiche trattate nel racconto de "Il mondo nuovo",
L'autore riflette sull'uso che si fa della scienza, che da dispensatrice di salute e benessere, può essere usata da governi dittatoriali come arma contro le libertà individuali e sociali; della pubblicità e dei suoi mezzi di comunicazione, che in mani sbagliate possono diventare armi eccezionali e subdole contro il popolo.
Per me è stata una lettura a tratti angosciante e fonte di riflessione sulle tematiche trattate.
Quello che mi ha sconcertata di più è la eccezionale contemporaneità della storia e la reale possibilità che il nostro futuro possa prendere una piega simile al "mondo nuovo".