Una bella, interessante e istruttiva passeggiata lungo la linea temporale che ha visto l'homo sapiens diventare tale partendo dal ceppo comune con gli altri primati.
I piccoli gruppi nomadi sono passati a sempre più grandi gruppi stanziali, che hanno dovuto darsi sempre più regole per poter convivere, sino ad arrivare agli Stati attuali.
In questo cammino abbiamo dovuto cedere delle libertà individuali per il bene del gruppo, che a sua volta con regole e leggi garantisce la sicurezza e la vita dell'individuo.
Quindi non un percorso meramente evoluzionistico e storico, ma anche sociologico e psicologico.
Non da meno è l'analisi dello sviluppo dell'economia e delle conseguenze che esso ha avuto sulla società e l'influenza esercitata sulla felicità degli individui.
L'economia per crescere e mantenersi aveva ed ha bisogno del consumismo, quindi era ed è fondamentale per la stessa creare uno stato di necessità nelle persone per potersi mantenere, creando un circolo vizioso di offerta e desiderio di possesso, che se non soddisfatto da origine all'infelicità.
Lo scrittore parte dai nostri padri cacciatori-raccoglitori e ci conduce sino all'affermarsi dell'IA, intelligenza artificiale, prospettando i possibili scenari che potrebbero prendere piede in un futuro non così lontano.
Ho trovato interessante l'approccio alla storia, molto diverso da quello che ci propinano a scuola, che è una sequenza di date, nomi e fatti, ma affronta lo studio dell'impatto che questi fatti hanno avuto sull'evoluzione e sulla formazione della nostra specie.
Gli ultimi capitoli, mi hanno stimolato la curiosità sull'IA, che approfondirò sicuramente, perché è una tecnologia che dovremo imparare a cavalcare se non vogliamo esserne succubi, almeno per quanto ci sarà possibile!
Se anche voi avete letto questo libro, sarei lieta di sapere cosa ne pensate.
Attendo i vostri commenti.