IL PRIMO CAFFE' DELLA GIORNATA di Toshikazu Kawaguchi

 


Una caffetteria che accomuna tutti i personaggi.

Un libro dal titolo "Cento domande", che con i suoi quesiti costringe gli avventori della caffetteria a guardarsi dentro.

Una sedia occupata da uno strano signore dall'aria un po' retrò.

Un caffè da bere sin che è caldo per non restare intrappolati nel passato o nel futuro.

Un libro che parla di sentimenti, della necessità di fare pace con il passato.

Poche righe per lasciarvi al piacere della lettura.

Le notti bianche



 Un sognatore che passa la sua vita a metà tra sogni e realtà, che di sera e di notte passeggia per i viali di San Pietroburgo.

Una sera s'imbatte in una ragazza che triste se ne stava appoggiata alla balaustra del lungo fiume, le vorrebbe rivolgere la parola, ma è titubante.

Lei poi si allontana e un figuro la segue con cattive intenzioni e a quel punto il nostro protagonista trova il coraggio di rivolgerle la parola e l'accompagna verso casa. 

 A quel primo incontro ne seguiranno altri, sempre di sera e su questi continuerà a sognare tutta la notte, sino a che non riuscirà a dichiararsi.

E' un amore unilaterale e il protagonista ne è consapevole , perché è la stessa amata che gli racconta tutte le sere il suo struggente amore per un altro e contemporaneamente gli narra i suoi più profondi sentimenti e sogni.

La stessa cosa fa il nostro protagonista senza mai, se non alla fine , rivelarle ciò che prova per lei.

Le notti bianche  è un'analisi  dei sentimenti degli stati d'animo che pervadono un animo solitario che non ha una vita sociale, ma che l'anela.

Questo libro bisogna leggerlo tutto d'un fiato per  poterlo amare appieno.

Io sono sempre stata un po' restia a leggere gli autori russi, avevo la convinzione che fossero particolarmente noiosi, ma mi sono ricreduta dopo aver letto "Le notti bianche".