05 Novebre 2017, Domenica
Oggi pomeriggio, visto che non avevamo molto tempo per andare a zonzo in luoghi lontani da casa, abbiamo deciso di andare a visitare il castello del nostro Comune www.comune.montechiarugolo.pr.it.
Ci siamo passati davanti tante volte e tante volte ci eravamo ripromessi di andarlo a vedere, ma per un motico o per l'altro non l'abbiamo mai fatto.
Montechiarugolo è un borgo medioevale in provincia di Parma, al confine con la provincia di Reggio Emilia.
Il castello www.castellodimontechiarugolo.it sorge sulle rive del torrente Enza, che scorre alle sue spalle ed è circondato da un profondo fossato che data la sua profondità non era mai stato previsto di allagare.
La struttura imponente e massiccia rivela la funzione difensiva per cui era stato costruito, anche se poi con l'avvento della polvere da sparo le sue imponenti mura e il suo profondo fossato non erano più strategici in caso di battaglia.
In seguito fu destinato a residenza nobiliare e i suoi interni vennero abbelliti con affreschi,
ma la storia si sa, non sempre arride benevola e per più di due secoli le stanze del maniero vennero destinate a magazzini di armi e polvere da sparo e poi di salnitro e carbone, che intaccarono irrimediabilmente i dipinti.
e solo questi nelle immagini si salvarono dalla rovina.
Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento ritornò ad essere destinato a dimora signorile e gli antenati degli attuali proprietari fecero ridipingere i soffitti e riarredarono le stanze con mobili d'epoca facenti parte della loro collezione, poiché anche tutti gli arredi furono trasferiti nei palazzi di Parma.
A un certo punto siamo giunti nel loggiato che si affaccia sulla valle del torrente Enza.
Affacciandosi sembra di essere a non so quale piano, visto che le mura scendono a picco verso la valle e invece ci si trova al piano terreno del castello.
I muri sono tutti affrescati, ma la particolarità sono le scritte autografe dei vari ospiti che hanno frequentato i signori del castello.
In pratica su quel muro si snoda una specie di diario storico che arriva sino agli anni della Seconda Guerra Mondiale, dove i prigionieri hanno lasciato traccia del loro passaggio.
La nostra accompagnatrice, Sig.ra Paola Nasi, è stata veramente brava a farci entrare oltre che nelle stanze anche spiritualmente nella storia che le ha percorse.
E' evidente che per lei accompagnare i visitatori e renderli partecipi delle vicende del castello non è solo un lavoro, ma una vera e propria passione!
Abbiamo concluso la nostra gita presso il Caffè PantaRei https://www.facebook.com/Caffè-PantaRei-755023691321366 dove abbiamo chiacchierato amabilmente coi nostri amici e sorseggiato chi un the, chi una cioccolata con panna.
Abbiamo concluso la nostra gita presso il Caffè PantaRei https://www.facebook.com/Caffè-PantaRei-755023691321366 dove abbiamo chiacchierato amabilmente coi nostri amici e sorseggiato chi un the, chi una cioccolata con panna.
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