Radici, quando leggere ti apre la mente


Mentre giravo tra gli scaffali di un brocante la mia attenzione era stata attratta da una pila di libri messi alla rinfusa.
Tra testi di scuola, selezione reader's digest, tomi d'enciclopedia e riviste degli anni '60 trovai una vecchia edizione di Radici di Alex Haley. Era da tanto che desideravo leggerlo, da quando, da ragazzina, avevo visto la riduzione televisiva nel  1977.

Parla della schiavitù, della tratta dei neri attraverso la storia della famiglia dei Kinte.
Questo libro mi ha fatto capire quanto la conoscenza che abbiamo, per la maggior parte, dell'Africa sia stereotipata, quella mutuata dal colonialismo passato e recente che nega e cancella le civiltà diverse da quella dei vincitori.
Mi ha fatto sentire stupida per essere caduta negli stereotipi, per non aver approfondito la storia dell'Africa, la storia prima del colonialismo europeo. 
Storia che non viene mai raccontata nelle nostre scuole. 
Gli unici Africani narrati sono quelli dell'antico Egitto, dopo di che tutto cade nell'oblio sino al colonialismo, che però non parla degli Africani.
Finito di leggere questo libro, mi sono riproposta di approfondire la mia conoscenza dell'Africa, dei suoi Popoli, delle civiltà che si sono susseguite, della sua arte e dei suoi scrittori.
Vi consiglio proprio di leggerlo!
Se volete, lasciate un vostro commento sia sul libro che sul mio post.

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