MSC SPLENDIDA:IV GIORNO
Dopo la piacevole sosta a Palermo, in cui sicuramente tornerò con tempi più tranquilli, la nostra Splendida nave volse la prua verso le coste di Malta. I mare era meravigliosamente tranquillo e i tramonti che si specchiavano nelle sue acque scaldavano l'anima e rasserenavano la mente. Non mi stancherei mai di stare ad ammirare lo scintillio dei riflessi sull'acqua! La notte, poi, una grande Luna rossa spadroneggiava come una regina nell'infinito stellato, creando un'atmosfera magica.
 

 L'arrivo a La Valletta era previsto per le 9.00, il tempo era abbastanza buono, anche se qualche nuvola e il vento un po' freddino minacciavano pioggia. La fortuna, però, ci è stata favorevole, quindi niente ombrello. L'ingresso al porto de La Valletta aveva regalato la panoramica delle mura della città. www.visitmalta.com/it/valletta
Anche qui, con i nostri nuovi amici, avevamo optato per un tour con i bus scoperti, e ci siamo diretti a Mdina, la città silenziosa.
www.maltaweb.it/itinerari-malta/mdina













Il tragitto dal porto a Mdina ci aveva dato la possibilità di vedere il paesaggio interno di Malta. Il territorio è piuttosto brullo.
Giunti a Mdina ci eravamo diretti verso la città antica, a cui si accedeva attraverso un ponte e una porta nelle mura.
La città è carina, praticamente senza traffico veicolare, penso che solo i residenti possano usare la macchina. Le vie sono strette e c'è un belvedere da cui si può ammirare tutt'intorno. Noi avevamo fatto solo un giro, senza visitare i monumenti, sempre perché era la prima volta che ci recavamo a Malta e non avendo molto tempo.
Il ritorno era stata un'avventura, il bus aveva un autista pazzo! Andava a una velocità folle e considerando che era scoperto, ci siamo congelati e chi era dalla parte del ciglio della strada aveva rischiato più volte di prendersi dei rami in faccia.
Avevamo attraversato una cittadina e
oltre alle balconate caratteristiche,



ci avevano colpito negativamente gli impianti della corrente elettrica, decisamente poco sicuri!


Molto felici di essere scesi illesi dal bus, eravamo tornati a bordo.
Dopo aver mangiato qualcosa, ci eravamo rilassati in attesa dello spettacolo serale.
La serata prevedeva "West side story", un sunto del famoso musical.
L'abbigliamento richiesto era "tutti in bianco". Non che fosse obbligatorio, ma io ero contenta di avere modo di adeguarmi al tema, era un po' come partecipare a un gioco, di far parte di una scenografia.






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